Lezione 11
Lezione 11

Il confine

(09 maggio 2011)

Pavel Wolberg, Jenin, 2002

La toccante immagine di Wolberg, sul confine, ritrae due palestinesi che seguendo forzatamente un carro armato israeliano abbandonano la loro terra, portando con sé i loro averi più importanti. Lo sguardo del fotografo ci vuole indirizzare verso il modello in scala della moschea di Gerusalemme, la moschea d'oro, luogo sacro e di incontro tra le fedi, che viene metaforicamente salvato dall'esule palestinese portandolo sulla propria testa.

Il confine è un punto critico di massima intensità, paragonato da elf alla figura dell'istmo, geograficamente e storicamente, il restringimento orografico attraverso cui l'uomo è sempre stato costretto a transitare innescando un continuo scambio di informazioni e di energie nell'ambito del quale si costruisce una nuova società, un insieme coerente e armonico di tutte le possibili diversità.
Questo eccesso di caoticità genera sempre un -ismo ovvero una avanguardia, un inedito pensiero, un nuovo modello culturale. A indicarcelo è l'arte: la stessa prossima Biennale ci insegnerà che tutti gli artisti confluiscono tra loro, pur nelle loro infinite differenze, eliminando ogni confine. Nell'arte non esistono luoghi appartati.

Concludendo, ricordiamo l'esperienza del grande concertista Daniel Barenboim, noto per aver allestito un'orchestra, che si esibisce in tutto il mondo, composta in egual misura da israeliani e palestinesi, dimostrando come l'arte sconfigga le ideologie differenziatrici riconoscendo a ogni pensiero la propria legittimità. L'identità di ogni esperienza non viene eliminata bensì accostata alle altre nel riconoscimento reciproco delle "disaffinità elettive".

Bibliografia conclusiva
Il senso della fine, numero monografico 19 della rivista Ágalma diretta da Mario Perniola;
Aldo Tagliapietra, Icone della fine. Immagini apocalittiche, filmografie, miti, il Mulino, 2010;
Piero Zanini, Significati del confine. I limiti naturali, storici, mentali, Mondadori, 2000;
Franco Rella, Confini. La visibilità del mondo e l'enigma dell'autorappresentazione, Pendragon, 1996;
Franco Rella, Ai confini del corpo, Feltrinelli, 1999;
Otto Weininger, Delle cose estreme, (Über die letzten Dinge), 1903.